PALAZZO DEL BUE Via G.Marconi, 44 Rivarolo Mantovano (MN)

C’ERANO DELLE VOLTE…E CI SONO ANCORA

C’erano delle VOLTE, anzi meglio dire che ci sono ancora.
Grazie a interventi di restauro ci si impegna a conservare i ponti storici, monumenti importanti del nostro territorio dal punto di vista culturale e strategico. Infrastrutture che percorriamo quotidianamente ma spesso nella disattenzione dettata dai ritmi della vita moderna.
C’erano delle VOLTE è una mostra incentrata sul restauro dei ponti in muratura. Avremo tre esperienze a confronto:
• i ponti del Comune di Rivarolo Mantovano, Due Ponti, Valcasara e Ponterotto;
• il Ponte di Maria Luigia sul Taro, in provincia di Parma;
• il Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona.
Sarà poi possibile inoltrarsi nella conoscenza delle caratteristiche più peculiari dei ponti in muratura: terminologie e patologie tipiche di questi ponti, i degradi chimici e fisici dei materiali di costruzione, come ad esempio: colonizzazione biologica, vegetazione infestante, erosione dei conci e dei giunti di malta, e molti altri, che contribuiscono al danneggiano dei ponti in muratura in maniera costante e continuata nel tempo. Per questo motivo è importante parlare di restauro, in particolare di tipo conservativo che permetta quindi la conservazione dei Beni Comuni che ci circondano.

 

Inaugurazione Sabato 3 Dicembre 2022 alle ore 17:30
Presso Palazzo del BUE, Via G. Marconi – 44
Rivarolo Mantovano, MN

La mostra rimarrà aperta fino a domenica 29 gennaio 2023.
Sarà possibile visitare la mostra il sabato e la domenica dalle 15:00 alle 18:00.

Palazzo del Bue

Palazzo del BUE si trova nel cuore di Rivarolo Mantovano al civico 44 di Via Marconi, a pochi passi da Piazza Finzi. Dalla documentazione rinvenuta, l’edificio era già abitato nel XVI secolo dalla famiglia “Del Bue”, da cui ha preso il nome.
L’edificio è suddiviso in varie sale tra loro comunicanti, adatte sia per esposizioni, sia per piccole conferenze; è quindi un ambiente perfettamente multifunzionale.
Oggi gli spazi sono gestiti dal Comune, che ha deciso di rendere il piano terra dello stabile accessibile alla comunità, con lo scopo di promuovere iniziative pubbliche e private di promozione della cultura locale, della tradizione e dello sviluppo.

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