Il Palazzo
Informazioni Storiche
Gli statini del Catasto teresiano di Rivarolo Fuori, datati 30 novembre 1774, riportano un Giovanni del Bue quondam Angelo, quale proprietario residente nella “casa con orto”, delimitata dalle vie Borgonuovo, della Paglia e della Piazza, in mappa ai numeri 1953 e 1726, del valore di “15 scudi e 5 lire”, oggi corrispondente al civico 44 di via Marconi. Giovanni è con ogni probabilità lo stesso soggetto citato dal Bologni nella sue “Memorie storiche …” (1855), tra i personaggi illustri di Rivarolo: “Pretore a Rivarolo, Ostiano e Pomponesco; Delegato camerale; Commissario delle biade; Delegato nella Regia Giunta governativa in Bozzolo, istituita da S.M.I.R. Maria Teresa d’Austria il 14 dicembre 1774”.
Il Fabbricato presenta le fattezze di un Palazzo residenziale urbano, databile tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, con ambienti di rappresentanza al piano terra ed ampio androne centrale, che immette ad uno spazio tergale, un tempo destinato a giardino. Residenza della Famiglia del Bue fino al XIX secolo, entra poi, nei primi anni del ‘900, nella disponibilità della Famiglia Ramaroli, presente a Rivarolo fin dal XVII secolo con il notaio camerale Paolo (attivo dal 1609 al 1660) ed il vicario pretoriale Francesco. Nella seconda metà del ‘900 il Palazzo risulta occupato dalla Metallurgica rivarolese, che ne destina il piano terreno a magazzino del prodotto finito.
A fine secolo, un Piano di Recupero restituisce il piano terra agli “antichi splendori”, destinando il piano superiore ad unità immobiliari di tipo residenziale.
Note sulla famiglia Del Bue
La famiglia “Del Bue” è presente a Rivarolo sin dal Quattrocento, con un Antonio del Bo, vivente nel 1493, ma acquisisce visibilità solo a partire dalla metà del XVI secolo, quando il Cardinale Ercole Gonzaga, con privilegio datato 4 dicembre 1546, riconosce al capostipite il titolo onorifico di “nobil uomo e magnifico”. Da allora e nei secoli seguenti il casato annovera figure con incarichi di primo piano, non solo a Rivarolo Fuori e Bozzolo, ma anche a Cremona e Mantova. A tale proposito segnaliamo un Giulio del Bue, attivo come avvocato fiscale, che, il 20 giugno 1774, ottiene la ricognizione della nobiltà con decreto della Regia Deputazione Araldica di Mantova. A seguire, S.M.I.R. Francesco I d’Austria, con rescritto del 12 dicembre 1816, conferma l’antica nobiltà a Don Cesare del Bue, avvocato in Cremona, e a Don Giulio Del Bue, capitano delle milizie di Rivarolo Fuori, che, come tali, possono fregiarsi del titolo di “illustrissimo”.
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Estratto mappa catastale (1774)
Stato attuale
Il Palazzo si trova all’angolo tra le vie Virgilio Marone e Guglielmo Marconi, a poche decine di metri dagli storici Palazzo pretorio e Piazza Finzi.
Gli spazi in uso al Comune occupano il piano terreno del Palazzo ubicato a Rivarolo Mantovano in Via Marconi n. 44 e presentano una superficie complessiva di circa mq. 350, costituita dagli ambienti di seguito descritti: un ampio “corridore”, ovvero atrio di ingresso, che disimpegna, a destra entrando, salone, saletta, servizi igienici e, a sinistra, quattro saloni, un ufficio con ingresso di servizio oltre ad altri servizi igienici.