Aprile 2019
Conoscere DON PRIMO MAZZOLARI
Da Sabato 23 Marzo a Sabato 6 Aprile Palazzo del BUE ha ospitato e presentato la mostra itinerante “Conoscere DON PRIMO MAZZOLARI”. In occasione del 60esimo anniversario della sua morte la Fondazione Don Primo Mazzolari, con sede in via Castello, 15 – Bozzolo, ha messo a disposizione pannelli espositivi, video, foto, testimonianze scritte tra cui il quindicinale “Adesso” con i suoi articoli, i suoi libri stampati in prima edizione, un diario e le registrazioni delle sue omelie che tratteggiano in modo chiaro e interessante una delle figure più significative del cattolicesimo italiano di inizio Novecento. È conosciuto come il Parroco di Bozzolo, il suo pensiero e il suo messaggio sono ancora oggi molto attuali: la libertà religiosa, il dialogo con i lontani, la Chiesa dei poveri, tanto da essere ripresi e citati da Papa Francesco.
Don Primo è stato scrittore e partigiano, con forti ideologie antifasciste;, infatti durante la guerra salvò numerosi ebrei e antifascisti dalle persecuzioni. È stato uno dei più grandi esponenti italiani del pacifismo, è stato definito “Carismatico e profetico” e “La tromba dello Spirito Santo”.
Un appuntamento importante è stato Mercoledì 3 Aprile, in Fondazione Sanguanini Rivarolo Onlus in via Gonzaga, 39 – Rivarolo Mantovano, dove ha avuto luogo il dibattito culturale: “Don Primo Mazzolari: un Uomo libero”, racconti e testimonianze sulla vita di don Primo Mazzolari e sull’attualità dei suoi messaggi raccontati da Don Umberto Zanaboni e dal sig. Giancarlo Ghidorsi.
Di seguito le domande che sono emerse durante il dibattito, alle quali ha brillantemente risposto Don Umberto Zanaboni ma possono diventare spunto di riflessione per Voi lettori:
- Di fronte a una società complessa come la nostra il rigore intellettuale di Don Mazzolari e la sua produzione letteraria e giornalistica troverebbero non poche difficoltà sia ad essere ascoltate che ad essere comprese. In quest’ottica come possiamo leggere il rigorismo intellettuale di Don Primo Mazzolari?
- Don Mazzolari ha sicuramente preceduto i grandi temi che il concilio vaticano II ha successivamente deliberato per la Chiesa Universale. Il suo profetismo, la sua testimonianza, fanno parte di un carisma che ancora fa storia; è un esempio molto evocato ma spesso e volentieri lasciato negli scaffali delle librerie dei nostri sacerdoti. Sappiamo che Don Mazzolari è stato un testimone scomodo, un prete incompreso, ma un sacerdote che ha cambiato il volto storico della parrocchia. Come conciliare la sua figura con l’aridità pastorale di oggi?
- Don Primo diceva: “È finito il tempo di fare da spettatore sotto il pretesto che si è onesti cristiani, troppi hanno ancora le mani pulite perché non hanno mai fatto niente”. Una frase che sembra scritta oggi. Nonostante l’audace testimonianza di Papa Francesco non poche sono le contraddizioni e contrapposizioni che vive il papato. È dunque possibile un parallelismo tra la chiesa che vuole Papa Francesco con la chiesa che auspicava Don Primo?
Per vedere il video –> Mostra – Don Primo Mazzolari
Anna Bottoli, Curatrice